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Ludicamente teatro

                              “Musical, Esperienza di Vita...”


intervista ai ragazzi (Federica Potere, Armando Longobardi) che stanno preparando il Musical per lo spettacolo di fine anno.
di Cristian Iezzi, classe 4 F

 

...E’ facile esprimere un commento su persone che recitano, stando seduti dall’altra parte del palco, ma gli attori cosa direbbero??

Cristian
- Molti pensano che un musical sia solo "muovi un piede qua, canta un po’ di la, piroetta su e piroetta giu.." Ci dai una definizione tua di musical?

Risponde Federica Potere:
-Beh il musical, e una fusione di 3 arti: danza, canto e recitazione; non e affatto semplice come si pensa perche devi rendere comprensibile una storia attraverso coreografie e canzoni e cercare di far arrivare al pubblico il messaggio dell’opera, facendolo divertire e trasmettendo emozioni.

Risponde Armando Longobardi:
-Fare un musical non e solo muoversi e cantare, ma anche coordinazione ed affiatamento fra i vari compagni; nel musical non si e soli nei movimenti, ma in gruppo, quindi se sbaglia uno sbagliano tutti. Di conseguenza le prove sono molto importanti perche e li che ci si conosce e ci si sincronizza con i vari componenti del gruppo, per questo e importante stringere un legame con gli altri per capirsi ed aiutarsi... Ecco cos’e un musical.

Cristian
- Le prime prove sono quelle piu difficili, rompere il ghiaccio sembra impossibile. Sei solo tu e il copione; le luci puntate in faccia di certo non aiutano, l'ansia a volte fa brutti scherzi. Come sei riuscito a dare il meglio di te? Ad abbattere quella barriera che molti non hanno mai superato?

Risponde Armando Longobardi:
-Il ghiaccio si rompe piano piano, provando e qualche volta sbagliando, cercando di correggersi senza mai abbattersi se qualcosa non va. Qualche risata di tanto in tanto aiuta a ridurre la tensione. La paura di essere giudicato e presente, ma ci siamo preparati e siamo sicuri che gli spettatori non saranno troppo severi.

Risponde Federica Potere
- beh premetto che io ero gia abituata al palcoscenico, ma comunque ogni volta e un’emozione, qui a scuola e la prima volta che faccio un musical. L' importante e divertirsi, cercare di lasciarsi andare, tralasciando tutti i pensieri negativi; trasferire le emozioni su quello che fai e cercare di impegnarti al massimo durante le prove.

Cristian
- Si crea un certo rapporto... Nelle compagnie teatrali nasce fra gli attori un certo feeling, si stringono amicizie, a volte si incontra anche l'amore. Come ti sei trovata a recitare con altri studenti come te? Hai fatto subito amicizia, sono nate difficolta?

Risponde Federica Potere
-Non si puo andare tutti d’accordo, dei momenti di litigi e tensioni ci sono stati. Ma comunque l'ambiente e meraviglioso, mi ha dato l'oppurtunita di conoscere meglio molte persone del liceo, di stringere belle amicizie. Sono molto soddisfatta del nostro gruppo.

Cristian
- La prima dello spettacolo comporta paura e stress; come vivi i momenti antecedenti all’andare in scena? Mettere a nudo la propria capacita di recitare davanti a tutta una scuola, mostrarsi davanti a delle persone che non conosci; non hai paura di esser derisa? Il giudizio del pubblico e cosi incisivo?

Risponde Federica Potere
- Recitare davanti ai tuoi compagni non e semplice, a scuola ti conoscono tutti, pero alla fine pensi “Sul palco ci sono io, e se loro stanno di sotto un motivo ci sara!”. Il giudizio del pubblico e tutto ma non bisogna farne una malattia, io cerco di dare il meglio e spero di riuscirci.

Cristian
- Come hai deciso di partecipare a questa attivita? Sei stata convinta da altri, o lo hai fatto per passione? In ogni modo, pensi di continuare in un futuro non troppo lontano? Magari farne un lavoro?

Risponde Federica Potere
- Eh magari... sarebbe un sogno, ma la vedo molto dura. Ho partecipato spontaneamente. La professoressa Ripamonti me lo ha proposto ed io ho accettato; questo genere di cose mi piace, e comunque la mia passione, e se ce ne sara possibilita in futuro continuero.

Cristian
- Esibirsi cantando e ballando, ricordandosi parole simili che si confondono tra loro. Sguardi pronti a cogliere ogni minimo sbaglio, la tensione sara molta, hai paura di non dare il meglio di te e scatenare le risa del pubblico?

Risponde Armando Longobardi:
- Certo l’ansia si fa sentire, ma ognuno di noi si e applicato con tutto se stesso, dando il meglio di se in ogni prova. Quindi la tensione c’e, ma riusciremo a mettercela tutta, sfruttando al massimo le nostre capacita.

Cristian
- Il divertimento, le risate sono l’elemento fondamentale per stare bene in compagnia, come passano le ore durante le prove?

Risponde Armando Longobardi:
- Le ore trascorrono veloci e non ci si rende conto del tempo, che scorre fra balli, canti, scherzi e correzioni; ma sopratutto tanto impegno e serieta.

                                                                                    

Rumori fuori scena di M.Frayn
di Flavia Vittorini 2 F

Le gite scolastiche sono molto utili, accrescono il patrimonio culturale degli alunni e spesso lo fanno in maniera allegra, fuori dalle quattro mura scolastiche. Questo lo pensiamo noi alunni ma anche i nostri professori. Percio anche quest’ anno le classi 2 F e 3 F hanno avviato il loro anno scolastico con una uscita didattico-culturale utile per dare inizio ad una nuova passione: il teatro. Il teatro in questione e il teatro Vittoria di Roma dove il 12 ottobre ’07 siamo andati a vedere “Rumori fuori scena” di Michael Frayn, nella realizzazione della compagnia Attori e tecnici.
Nonostante lo spettacolo fosse pomeridiano vi e stata molta partecipazione, e noi alunni abbiamo mostrato interesse verso l’iniziativa. Poi, siccome ci siamo molto divertiti, saremmo entusiasti di partecipare ad ulteriori uscite di tipo “teatrale”! Del resto, nel caso di Rumori Fuori Scena ci troviamo di fronte ad un capolavoro dell’arte teatrale, straordinario esempio di teatro nel teatro. La storia e questa. Una compagnia teatrale sta mettendo in scena una commedia. Nel primo atto si assiste alla tormentata prova generale; negli atti successivi si srotolano due ansimanti repliche (una vista dal retro del palco, l'altra dalla platea) che in maniera irresistibilmente comica mostrano delle rappresentazioni cosi ignobilmente degradate da rendere irriconoscibile il lavoro originario. L’opera e cio che alcuni definirebbero una vera e propria “macchina da guerra”, che produce risate a non finire giocando sui difetti, invidie e gelosie dei diversi personaggi-attori. Infatti i protagonisti sono i membri di una compagnia di attori, alcuni alle prime armi, altri veterani del palcoscenico che cercano di guadagnare qualcosa prima di ritirarsi dalle scene. Una compagnia mista e ben assortita, ma alquanto disorganizzata, che deve mettere in scena uno spettacolo, mancano poche ore alla prima e si trovano, guidati dal regista, a fare contemporaneamente sia la prova tecnica che quella generale. Tra i problemi personali e i tic che caratterizzano i diversi attori-personaggi, lentamente vengono a galla gli intrecci, gli odi e le gelosie, permettendo allo spettatore non solo di vedere cio che avviene sulla scena, ma anche cio che accade dietro le quinte. Il testo teatrale e nel suo insieme decisamente molto complicato e richiede una padronanza dei tempi e una capacita di interpretazione uniche. Dopo 24 anni di repliche le risate sono ancora garantite!

La consiglio a tutti, dai piu grandi ai piu piccoli!!

 

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