L’AIDS e una malattia terribile perche le terapie esistenti non sono in grado debellarla e perche l’infezione e relativamente facile da contrarre.
Coloro che ne sono affetti, o che sono sieropositivi, dovrebbero essere assistiti e curati come accade per ogni altra malattia e invece, ancora oggi, vengono circondati da un clima di riprovazione.
La sigla A.I.D.S. sta appunto per SINDROME DA IMMUNO DEFICIENZA ACQUISITA ed e caratterizzata da un indebolimento di tutte le difese immunitarie dell’organismo che ne e affetta causato dal virus HIV. Questo virus ha una particolare storia. Nel 1981 i CDC di Atlanta segnalarono il riscontro di alcuni casi di una rara forma di polmonite in alcuni omosessuali di Los Angeles; successive osservazioni portarono a stabilire che queste polmoniti interessavano soggetti immunodepressi, e che si manifestavano prevalentemente in chi aveva avuto trasfusioni di sangue o comportamenti sessuali a rischio.
Nel Luglio del 1982 le autorita sanitarie coniarono il temine Aids. In seguito si scopri che era un particolare retrovirus somigliante all’HTLV (retrovirus responsabile di alcune forme di leucemia) per cui venne chiamato HIV.
Nel 1991 l’OMS (organizzazione mondiale della sanita) rese noto che 10 milioni di persone in tutto il mondo avevano contratto l’infezione nonostante gli studi fatti e la registrazione del primo farmaco. Nel 1995 la FDA approvo il Saquinavir , il primo e promettente farmaco messo a punto. Nel 1998 sempre l’OMS ha stimato che dei 30 milioni di uomini infettati circa l’85% viveva nei paesi in via di sviluppo e non poteva permettersi l’elevato costo dei farmaci. Ancora oggi e cosi, nell’Africa sub-sahariana vive circa il 64% delle persone affette da HIV e AIDS. In Africa come in Asia o in America Latina non si riesce a far fronte a questa emergenza e per questo motivo l’ultima conferenza mondiale sull’Aids si e svolta in Sudafrica.
Anche il Fondo Globale per la lotta all’Aids, tubercolosi e malaria ha incoraggiato i Paesi in via di sviluppo senza soddisfare pero le speranze e i bisogni del sud.
L’attenzione maggiore e stata rivolta ai nuovi strumenti di prevenzione e ai maggiori ostacoli di accesso alle cure.
Nonostante i progressi fatti negli ultimi anni, in molti paesi del Sud, ha accesso ai farmaci antiretrovirali un numero di persone inferiore al 10% degli aventi bisogno. In un tempo in cui le discrepanze tra Paesi industrializzati, opulenti e guerrafondai e Paesi in via di sviluppo, poveri e sfruttati aumentano piuttosto che ridursi, la speranza della Giornata del “nastrino rosso” ( simbolo del 1 dicembre) e che almeno nel campo della salute queste differenze tra nord e sud del mondo vengano eliminate.
ORIGINI E CARATTERISTICHE DELL’HIV
La teoria che ha trovato maggiori consensi circa l’origine dell’HIV sostiene che questo virus sia derivato da mutazioni genetiche di un virus che colpisce alcune specie di scimpanze africani, il SIV, omologo geneticamente del 98% al virus umano.
L’infezione dell’HIV sarebbe pertanto una zoonosi, cioe una infezione trasmessa all’uomo da altre specie di animali tramite la cacciagione o i riti tribali.
Di conseguenza il suddetto virus sarebbe esistito per lungo tempo in piccole comunita tribali dell’Africa e con il colonialismo, l’urbanizzazione e con l’aumento degli scambi sessuali si e diffuso. In seguito vari fattori, quali i contatti con l’occidente, l’uso di siringhe ipodermiche non sterili per la vaccinazione, l’impiego di emotrasfusioni e ancora, la tossicodipendenza e la liberta sessuale hanno originato l’epidemia.
Il virus
L’HIV e classificato nell’ambito dei retrovirus aventi l’RNA come acido nucleico.
Ha una dimensione di 100-110 nanometri ed e composto schematicamente da tre parti:
1. ENVELOPE: e il rivestimento esterno, formato da una membrana lipidica e da due glicoproteine : la gp41 e la gp120 che permettono al virus di legarsi alle cellule bersaglio;
2. MATRICE: e lo strato proteico situato all’interno dell’envelope;
3. CORE: circondato dalla matrice, contiene le parti vitali del virus: il materiale genetico e gli enzimi fondamentali per la replicazione virale.
Come tutti i virus e incapace di replicarsi autonomamente in quanto necessita dell’apparato metabolico di una cellula e la uccide con due meccanismi:
DIRETTO in cui la cellula infetta si lega per una proteina situata nella parte esterna del virus; si formano delle cellule giganti, sincizi, che muoino. Le continue fuoriuscite del virus dalla cellula infetta danneggia la membrana cellulare.
INDIRETTO nel quale i meccanismi sono molteplici; il piu importante e la formazione di anticorpi che provoca l’attacco di altri linfociti non infettati sui linfociti infettati.
Il ciclo replicativo dell’HIV viene solitamente suddiviso in varie fasi:
1. ADESIONE
2. FUSIONE
3. PENETRAZIONE
4. UNCOATING
5. TRASCRIZIONE INVERSA
6. INTEGRAZIONE
7. TRASCRIZIONE DEL PROVIRUS
8. INTERVENTO DELLA PROTEASI
9. ASSEMBLAGGIO
10. GEMMAZIONE
Come ho detto fin dall’inizio e molto facile contrarre l’HIV; si trasmette attraverso il sangue e i liquidi corporali ( soprattutto lo sperma, le secrezioni vaginali e il latte materno) degli individui infetti.
Esso si puo trasmettere mediante:
- Contatto sessuale
- Scambi di siringhe, droghe e gli arnesi della droga
- Trasfusioni di sangue infetto o organi infetti
- Dopo una ferita causata da aghi contaminati
- Dopo aver ricevuto uno schizzo di sangue infetto o di liquidi corporali sulle membrane mucose
- Metodi perinatali.
Si possono ridurre i rischi usando profilattici, limitando il numero di partner di sesso ed evitando di scambiare siringhe e droghe.
I sintomi e la terapia
Le persone affette dall’infezione potrebbero presentare nessun sintomo. Ci vogliono 10 anni o piu tra l’infezione e la diagnosi.
I sintomi si possono includere in un inspiegabile perdita di peso; uno strato bianco sulla lingua con ghiandole allargate nel collo e nelle ascelle. Una tosse che persiste per piu di un mese accompagnata da febbre alta.
La terapia distingue diverse situazioni: per persone sieropositive con sistema immunitario normale e soggetti asintomatici ma con sistema alterato. In entrambe si deve seguire uno stile di vita igienico con un trattamento antivirale associato.
La speranza, infine, e che questa malattia venga con gli anni debellata e che le persone siano piu consapevoli delle azioni che compiono e che non guardino il malato come un nemico o come qualcuno diverso da noi.
Importante e ricordare che non tutti hanno la possibilita di curarsi e di ricevere attenzioni, perche purtroppo nei paesi del sud questo non avviene; ancora piu tragico e pensare che milioni di bambini, anche inconsapevolmente malati di HIV, rimangono soli al mondo.
|